UN TARTUFO PER AMICO

OVVERO LA “TARTUFOTERAPIA”

2. PRESENTAZIONE

Il Progetto “Un Tartufo per amico” – Educazione Assistita con il Cane – nasce dalla collaborazione tra l’associazione Nel Mondo di Maya e l’Accademia Cinofila del Tartufo.

Questo progetto, nasce con l’obiettivo di facilitare l’incontro disabile-cane attraverso la scoperta, da parte del soggetto svantaggiato, di nuove e corrette strategie comunicative che utilizzando come metodo l’attività di cerca del Tartufo sia in grado di provocare un decentramento psicologico dal simpatico all’empatico che aiuti l’approccio sociale in modo più consapevole e responsabile.

Il cane, mediatore emozionale naturale e facilitatore delle relazioni sociali, offre agli utenti la possibilità di proiettare su di essi le proprie sensazioni interiori durante le occasioni di scambio affettivo e di gioco-sportivo dei corsi.

In linea con il programma seguito dall’associazione, le finalità di intervento sono le seguenti:


Aumentare l’autonomia personale, la stima di sé e il senso di sicurezza

Compiti esemplificativi: condurre il cane, dare i comandi al cane, imparare a premiarlo

 


Aumentare le abilità cognitive

Aumentare la conoscenza di concetti di base, quali, ad esempio, vicino/lontano, comprensione dell’utilizzo dei sensi del cane e, a lungo termine, realizzare l’integrazione personale dello schema corporeo per il raggiungimento della cerca in autonomia.

 


Rispettare gli altri, le regole e i turni

Maggior controllo di se stessi, rispetto dell’ambiente sociale, corretta gestione delle
relazioni interattive, degli spazi e dei processi cognitivi.

 

 

3. ELEMENTI TEORICI

Il progetto qui proposto si riconduce alle EAA ovvero Educazione Assistita dagli Animali.

Con Pet Education s’intende un tipo di intervento volto a promuovere una maggiore interazione degli utenti con l’ambiente e in particolare con il cane durante l’attività di cerca del Tartufo.

Gli effetti più noti della Pet Education, vanno dalla messa in atto di dinamiche empatiche, al focalizzare l’attenzione all’esterno spostando l’attenzione da se stessi a un altro essere vivente, al divertimento con l’animale, alla socializzazione, al contatto fisico, allo sviluppo di unità didattiche, all’uso di registri sensoriali, al senso di responsabilità che il contatto con un animale di cui prendersi cura, implica.

Secondo alcune ricerche, l’animale nella sua diversità morfologica e comportamentale solleciterebbe l’utente nella formazione e nella ricchezza dell’immaginario, offrendogli più modelli per i suoi processi elaborativi e rafforzando la sua autostima, inoltre, l’interazione con la diversità dell’animale aiuterebbe l’utente nell’affrontare la multiformità, trasformando la diffidenza in curiosità e tolleranza.

Attraverso gli stimoli che l’animale fornisce all’utente, richiamando la sua attenzione, ponendogli dei problemi e suggerendogli delle soluzioni, favorisce una vera e propria ginnastica cognitiva oltre che motoria.

Il cane induce nell’utente uno stato di sicurezza affettiva che favorisce il relazionarsi con il mondo esterno, l’espressività, l’esploratività e l’equilibrio emotivo.

Il prendersi cura dell’animale, l’accudirlo ed il gestirlo in un’ attività ambientale, mitiga o inibisce comportamenti aggressivi e di incuria, di scarsa disponibilità verso l’altro, di disordine gestionale e organizzativo, di mancanza di attenzione verso il prossimo e di scarsa considerazione persino del proprio mondo e di sé.

Il rapporto con il pet rafforza inoltre la sicurezza affettiva, ossia i processi di empowerment.

 

4. METODOLOGIA

Il giusto approccio con il cane avviene attraverso la conoscenza, il contatto fisico e la collaborazione:


A. FASE CONOSCITIVA

Osservazione ed esplorazione dell’animale

 

B. FASE INTERATTIVO-EPIMELETICA

Creare l’evento d’incontro e presentazione dell’attività
Accogliere i messaggi dell’animale e degli utenti
Impostare e costruire la reciproca interazione attraverso una relazione empatica
Valutare i bisogni e muoversi insieme nell’interazione di ricerca

 

C. FASE LUDICO-PERFORMATIVA

Farsi capire: comandi di base
Condurre il cane  inizialmente con il guinzaglio attraverso percorsi di ricerca strutturati e raggiungendo mete
Attività ludiche strutturate
Conoscere i 5 sensi del cane soffermandosi sull’olfatto e la ricerca del Tartufo

 

 

5. ATTIVITA’

La presentazione del progetto con l’ausilio di documentazione fotografica;

Le attività sono strutturate in 4 incontri a numero massimo chiuso con cadenza settimanale di un ora ciascuno.

 

6. EQUIPE


Fulvio Griffa

Istruttore Cinofilo – Formatore cinofilo

Francesca Petroso

Tecnico Pet Therapy – Educatrice Cinofila

Alberto Molino

Medico Veterinario IAA – Garanzia e monitoraggio della salute e il benessere degli animali prima, durante ed al termine delle sedute.

 

Scarica qui il volantino ufficiale del Progetto